Qualche notizia sui miei accompagnatori virtuali



Cos’è
La FIMA Onlus (Federazione italiana media ambientali) riunisce:
1. i singoli operatori dell’informazione e della comunicazione interessati alla diffusione e al potenziamento dell’informazione e della comunicazione ambientale (giornalisti, blogger, studiosi,…);
2. tutti i media ambientali in forma cartacea, radio, TV e/o digitale e i loro editori;
3. tutti i media editi in forma cartacea, radio, TV e/o digitale che pur non avendo un esclusivo orientamento all’informazione e alla comunicazione ambientale intendono contribuire al perseguimento degli scopi statutari della Federazione e i loro editori;
4. le associazioni e gli enti senza fini di lucro operanti anche nel campo dell’informazione e della comunicazione ambientale o che comunque intendono contribuire al perseguimento degli scopi statutari della Federazione.
5. Possono inoltre aderire, in qualità di membri associati, anche persone fisiche o giuridiche interessate a partecipare alle attività della Fima.
6. Le imprese extra-editoriali possono aderire come membri associati.

I vantaggi di essere associati
L’adesione alla FIMA offre servizi e benefit descritti in dettaglio sul sito web.

Gli scopi
Ha lo scopo di promuovere e migliorare la comunicazione ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità, anche in collaborazione con analoghe organizzazioni di altri paesi, concorrendo in questa maniera alla tutela e valorizzazione dell’ambiente.

Quando nasce
La FIMA è stata costituita il 24 aprile 2013 al Festival internazionale di giornalismo di Perugia e registrata come Onlus.

La governance
La FIMA ha un Presidente, un Segretario generale e un Ufficio di presidenza eletti ogni tre anni e affiancati da un Comitato scientifico. Può articolarsi in sezioni regionali.


Come associarsi
Si diventa soci compilando la domanda di adesione (scaricabile dal sito) e, dopo l’approvazione della domanda, versando la quota associativa annuale relativa alla propria categoria.






La Confederazione Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.) nasce a Milano nel 2006 come piattaforma per creare una Rete nell’ambito della mobilità dolce e sostenibile fra le più importanti Associazioni ambientaliste e trasportiste  nazionali. Ne fanno anche parte associazioni regionali che operano nel settore del turismo ecompatibile, del trasporto pubblico locale, del cicloturismo, del trekking su vie storiche e vie verdi, del turismo ferroviario, dell’ippoturismo, comitati locali che difendono la dismissione delle linee ferroviarie regionali.
Obiettivi di Co.Mo.Do. sono la promozione di una rete nazionale di mobilità dolce che abbia come requisiti fondamentali:

  • il recupero delle infrastrutture territoriali dismesse (ferrovie, strade arginali, percorsi storici.)
  • la compatibilità e l’integrazione fra diversi utenti
  • la protezione della mobilità dolce sulle strade promiscue con i mezzi motorizzati e a bassa intensità di traffico
  • l’integrazione con il sistema dei trasporti pubblici locali e con la rete dell’ospitalità diffusa













Viaggiatori.com è magazine di photoreportge dall’Italia e dal mondo. Il suo tema centrale è quel certo modo di concepire il viaggio come desiderio di cambiamento interiore, dove il movente della partenza è il desiderio di essere altrove, per dare un significato globale alle cose del mondo, dove i luoghi e gli scenari possono anche essere sfide intellettuali, magari non come compensi immediati, per un turismo prima come viaggio della mente poi del corpo. Scritto da viaggiatori per altri viaggiatori, si rivolge a coloro che hanno la predisposizione a guardarsi attorno, a guardare dove gli altri non guardano, a fermarsi dove non c'é nessuna attrazione apparente, che fanno dello 'slow' una filosofia di vita. Viaggiatori.com è un ritorno al turismo contemplativo, dunque, a scelte di viaggio che non si esibiscono come trofei né si raccontano come avventure. Viaggiatori.com ovvero come l’uomo poeticamente abita la terra.







Associazione di promozione sociale “Socialmentedonna

La violenza contro le donne è la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace” (Kofi Annan – Segretario delle Nazioni Unite)

PREMESSA
Dalla sua nascita, nel marzo 2011, l'associazione “Socialmentedonna”, attraverso iniziative pubbliche, ha informato e sensibilizzato la cittadinanza sopratutto sui temi della violenza e i maltrattamenti in famiglia nei confronti delle donne.
Alcune delle sue socie hanno partecipato ad un corso base di formazione sui temi della violenza di genere e sui suoi aspetti psicologici e legali.
Fanno parte dell'associazione figure professionali idonee a intrattenere colloqui con le donne ed a fornire loro consulenza legale, psicologica, di orientamento al lavoro, ecc.
L'Associazione ha costruito una rete informale di soggetti istituzionali e non per l'espletamento della propria attività : servizi sociali,  centri antiviolenza di Valmontone, consultori, medici e pediatri di base, forze dell'ordine, altre associazioni. Tale rete comprende tutti quei soggetti che, nel percorso di accompagnamento e sostegno, si trovano ad essere coinvolti.
Per rispondere, quindi, ad un bisogno del territorio l'Associazione si è fatta promotrice presso il Piano di Zona competente per territorio dell'apertura di centri di ascolto dedicati alle donne.
Tale proposta è stata accolta dal Comune capofila del piano di zona ed è stata concordata la presenza di tre centri di ascolto in locali comunali messi a disposizione dai  seguenti comuni: Carpineto Romano, Colleferro, Labico che Socialmentedonna gestisce in collaborazione con altra associazione “Ponte Donna”; nonché l'attivazione di un telefono attivo H24 con il seguente numero 3668166496.

ATTIVITA'
I centri di ascolto, completamente gratuiti per le utenti che vi si rivolgono, è gestito dalle volontarie di “Socialmentedonna” e “Ponte Donna” e da altr* eventuali collaboratori/trici selezionat* secondo la competenza,
I Cetri di ascolto sono rivolti alla donne, italiane o migranti, che si trovano in difficoltà a causa dei piccoli e/o grandi problemi nell'organizzazione della vita familiare, lavorativa e relazionale, alle donne che vivono situazioni di disagio personale, familiare e relazionale anche grave.
Tale attività si espleta attraverso: colloqui individuali di accoglienza e sostegno relazionale; individuazione dei bisogni; orientamento e accompagnamento ai servizi di competenza ivi compresi i centri antiviolenza e/o case rifugio; accompagnamento e tutela per la soddisfazione delle necessità personali.
I colloqui di accoglienza e sostegno si basano su un patto di assoluta riservatezza. Se lo desiderano, le donne, almeno inizialmente, possono conservare l'anonimato.
ULTERIORI OBIETTIVI
Potenziare l'attività dei centri di ascolto dotandoli anche di figure che possano svolgere una attività di intermediazione culturale, oltre che di fondi necessari a sostenere le esigenze immediate delle donne e delle operatrici.

Ma l'obiettivo a cui è rivolto l'impegno e la lotta dell'associazione è quello di poter aprire nel nostro Comune(Labico)  e in spazi della comunità, una casa di semiautonomia   per le donne che, con la permanenza protetta nel Centro Antiviolenza, hanno maturato il percorso di consapevolezza e di riconquista del proprio sé, e sono  proiettate verso la piena autonomia psicologica e organizzativa,  e permettere, quindi, loro, insieme ai propri figli, di vedere la realizzazione della propria libertà e indipendenza attraverso un percorso mirato al raggiungimento di un reddito stabile ed una sistemazione alloggiativa.

Nessun commento:

Posta un commento